Il patrimonio archivistico e culturale della Misericordia Maggiore di Bergamo contiene diverse tipologie di fonti: dipinti e sculture, codici miniati, antifonari, cartografie, libri contabili e rilievi tecnici, beni artistici e architettonici, oggetti d’uso comune che permettono di far luce su vicende e realtà della società bergamasca del passato. Attraverso il materiale cartografico (mappe, cabrei, registri di proprietà), ad esempio, è possibile risalire alle proprietà del Consorzio e ricostruire lungo i secoli le trasformazioni del territorio bergamasco.
La conservazione dell’archivio antico della Congregazione della Misericordia Maggiore è affidata alla Biblioteca civica Angelo Mai, dove si possono consultare anche alcuni manoscritti provenienti dal monastero vallombrosano di Astino, mentre la sezione moderna (‘800-‘900) è stata depositata presso l’Archivio di Stato di Bergamo.
Oltre a mettere a disposizione le proprie “carte”, la Fondazione offre la possibilità di visitare importanti edifici storici, tra i più ricchi d’arte della città, quali in particolare:
- la basilica di Santa Maria Maggiore, con le sue inestimabili opere d’arte (affreschi, quadri, sculture, arazzi e tarsie), che ha segnato la storia della città e dal 1479 è stata affidata alla MIA dal Comune di Bergamo
- la Domus Magna o Palazzo della Misericordia, in via Arena 9, da metà del 1400 sede storica dell’Ente e che attualmente ospita il Museo Donizettiano e la Biblioteca Musicale G. Donizetti
- la chiesa del Santo Sepolcro e il monastero di Astino recentemente acquistati e restaurati dalla MIA.
La stessa Civica Biblioteca A. Mai, che ospita le classi per avvicinarle concretamente alle fonti, è un edificio di grande pregio di fine Cinquecento – inizio Seicento, costruito su disegno di Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio.